La chiesa, eretta nel 1274, fa parte del complesso monumentale di San Matteo degli Armeni, fondato e costruito dai monaci armeni basiliani (benedettini), probabilmente verso la metà del XIII secolo a seguito delle persecuzioni dei saraceni che li costrinsero a fuggire dai loro luoghi di origine in Oriente. Lo stile romanico-gotico della Chiesa richiama alcuni templi perugini quali San Bevignate, San Francesco al Prato e Monteluce. L’interno è diviso in due campate, con volte a crociera con costoloni di colore rosso ruggine. Alle pareti, resti di affreschi tra i più antichi di Perugia, realizzati in più fasi tra il XIII e il XIV secolo.
UBICAZIONE
Il Complesso monumentale di San Matteo degli Armeni è localizzato nella zona nord-ovest di Perugia, appena al di fuori delle mura trecentesche e a poche decine di metri da porta Sant’Angelo, tra due dei più importanti luoghi-simbolo della storia religiosa di Perugia, la chiesa del Tempio di San Michele Arcangelo ed il convento francescano di Monteripido.