Sorta in prossimità della Via Flaminia, sui resti di un’area cemeteriale tardo-antica, la chiesa, intitolata al santo protettore degli scalpellini, san Claudio, presenta forme tardo-romaniche. L’interno è tripartito a destra, con colonne, e a sinistra, con pilastri. Dall’ultimo decennio del XIV secolo, a seguito della concessione del privilegio di una fiera (1389) e di un’indulgenza papale (1393), la chiesa divenne meta di pellegrini e viaggiatori, come attestano i numerosi graffiti. Nello stesso anno 1393 il presbiterio e le pareti della navata centrale furono dotati di importanti affreschi, ad opera di artisti di scuola orvietana, capeggiati da Cola di Petrucciolo. Affreschi votivi più tardi, databili al XV secolo si trovano sulle pareti dei pilastri. Sono questi ultimi che ospitano una cospicua messe di graffiti, già notati e descritti da Romano Cordella.
UBICAZIONE
La chiesa si trova nei pressi di Spello, fuori dal contesto urbano, lungo la via Centrale Umbra, l’antica strada consolare che collegava Assisium (Assisi) al Forum Flaminii (San Giovanni Profiamma).