La chiesa trecentesca, conosciuta in passato anche come Santa Maria di Piè di Trevi (o Santa Maria del Piano de Trevi), è a tre navate divise da pilastri e colonne provenienti da costruzioni romane. L’edificio è circondato da un portico coperto, largamente ristrutturato, che risale al XV secolo così come gli affreschi ivi presenti. Dal XVI secolo la chiesa deve il suo nome ad una pietra di colore rosso con un foro centrale, collocata e conservata all’interno, probabilmente estratta dalle cave della zona. I fedeli attribuirono alla pietra rossa virtù curative e di fecondità, cosicché erano soliti inserire il loro indice nel foro ogni volta che avevano problemi di salute o che temevano per la loro discendenza. I fedeli si recavano in pellegrinaggio alla Chiesa e al pozzo, detto “di San Giovanni”, ad essa adiacente, e la cui acqua si pensava avesse proprietà terapeutiche. Indulgenze, reliquie, oggetti sacri e fonti miracolose erano elementi ricorrenti che incoraggiavano le pratiche devozionali e i pellegrinaggi medievali.
UBICAZIONE
La chiesa è situata in pianura dove in epoca romana sorgeva Trebia (l’attuale Trevi che però si trova in posizione più collinare) e posta lungo la variante Nova della Flaminia che collegava Spoletium (Spoleto) al Forum Flaminii (San Giovanni Profiamma).